Figura pressoché sconosciuta fino a una decina di anni fa, il facility manager sta diventando sempre più centrale nelle strategie delle aziende medio e grandi.
Un rilievo che si spiega con la complessità delle mansioni che gli vengono affidate: le aziende strutturate solitamente si trovano a fare i conti con problemi di organizzazione, colli di bottiglia nella gestione degli uffici e delle persone.
Compito del facility manager è adoperarsi affinché vengano superate queste frizioni e l’organizzazione torni a funzionare in maniera fluida.
La gestione degli impianti e delle persone
L’immobile è un asset fondamentale per le aziende: occorre che sia efficiente, che ogni cosa funzioni per il meglio e che non vi siano sprechi. A cominciare da quelli energetici, alla luce dell’impennata subita negli ultimi mesi dal petrolio.
Compito del facility manager è studiare il funzionamento dell’immobile in cui è ubicata l’impresa, individuare i possibili miglioramenti e stilare un piano per raggiungere i risultati sperati.
Per questi motivi a svolgere questa professione sono in prevalenza ingegneri di qualsiasi branca. Tuttavia i compiti del facility manager non si limitano ai luoghi, ma si estendono anche all’organizzazione del personale.
Anche in questo caso occorre individuare i nodi che impediscono il normale funzionamento degli uffici e agire per eliminarli.
Un po’ tecnico, un po’ manager del personale, il facility manager è una figura che solitamente conosce l’azienda perché vi lavora da anni e ha sufficiente autorevolezza per imporsi sul personale.