“L’anno che si è appena concluso è stato caratterizzato da un profonda ristrutturazione aziendale della nostra capogruppo P&P Holding che ha portato, tra l’altro, alla nascita della P&P Facility Management ed al suo conseguente ingresso sul mercato del “Facility” italiano.
Nel corso dei primi mesi del 2012 ci siamo concentrati sulla creazione di efficienti strutture amministrative, contabili e di payroll che potessero supportare la crescita di volumi che ci eravamo prefissati. Per questo sono nati una serie di enti centralizzati nella nostra capogruppo P&P Holding.
Sotto il profilo commerciale l’azienda ha sviluppato importanti rapporti di partnership con Clienti multinazionali attivi in vari segmenti industriali, dall’aerospazio, all’automotive, dall’energetico all’ambientale per arrivare al food & beverage. Con alcuni di essi abbiamo realizzato veri e propri progetti di out-sourcing che hanno portato anche all’acquisizione di interi asset aziendali.
I clienti che hanno riposto fiducia nella nostra organizzazione godono di ottime prospettive e rappresentano la ns. prima concreta possibilità di ulteriore sviluppo futuro.
Abbiamo posto molta sensibilità sulla tematiche relative alla sicurezza ed ambiente creando con la fine di dicembre un servizio interno di presidio dell’area sicurezza ambiente. Per il futuro ci siamo posti come obiettivo l’ottenimento della Certificazione OHSAS 18000. In maggio abbiamo già ottenuto la Certificazione di Qualità conforme alle norme UNI EN ISO 9001:2008.
L’organico attuale ha raggiunto circa le 300 unità garantendo la presenza di personale diretto in gran parte delle regioni del paese dal Piemonte alla Puglia, attraverso Lombardia, Emilia, Marche, Lazio e Campania.
La nostra capacità di sviluppare soluzioni innovative nell’erogazione dei servizi, anche attraverso percorsi di innovazione tecnologica, sarà la base della nostra piattaforma di business, che sarà completata dai processi aziendali snelli e flessibili per garantire il massimo della efficienza ai nostri Clienti attuali e futuri.”
Domenico Pollani